L'approccio che utilizzo non è cercare gli errori del corpo, ma creare le condizioni psico-fisiche che conducono ad una risoluzione dei disagi.
Spesso le persone associano al naturopata l'idea di un genere di medico che cura con metodi e rimedi provenienti dalle piante o comunque dalla natura, una sorta di cura senza l'utilizzo della chimica, quindi naturale.
Il mio modo di lavorare si scosta da questa visione.
Io penso e mi approccio alla persona con grande rispetto, so che l'essere umano è molto complesso.
Sono molti i piani che si compenetrano uno sull'altro: fisico, mentale, energetico, emotivo, spirituale, solo per citarne alcuni.
Tutti questi piani sono diretti da qualcosa di più grande, una sorta di saggezza invisibile che sostiene la vita e i suoi processi.
Questo sostegno è quello che permette l'incontro tra la cellula ovulo e la cellula spermatozoo e che guida lo zigote alla crescita e alla differenziazione in miliardi di cellule diverse tra loro.
Trovo difficile pensare che questo meraviglioso processo sia frutto del caso.
I miei studi si sono rivolti quindi alla vita e alle sue innumerevoli sfaccettature. È da questi studi che nasce il rispetto profondo di cui parlavo prima.
Siamo dei miracoli viventi, persone che hanno saputo affrontare molte difficoltà e hanno trovato delle risposte di adattamento.
La via migliore per stare bene è quindi collaborare, interagire e farsi guidare dall'energia vitale della persona stessa.
L'approccio che utilizzo non è cercare gli errori del corpo, ma creare le condizioni psico-fisiche che conducono ad una risoluzione dei disagi.
Non c'è quindi nessuna diagnosi o prognosi o terapia, nessun quadro clinico, quello è campo di azione che riguarda i medici, non me.
Ciò che faccio io è collaborare con l'energia vitale allo scopo di rimuovere i blocchi che creano disagi e malesseri.
Posso quindi affermare che l'approccio naturopatico, per come lo intendo io, non è un aiuto che va da fuori a dentro: assumere qualcosa per stare meglio, ma da dentro a fuori: collaboro con la vita perché si creino la condizioni per stare bene.